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Sergio Tiempo

Superstar Piano Virtuoso

November 3, 2024
Teatro Niccolini

Programma:

Chopin:
Prelude Op.28, no.3 in G Major
Etude Op.10, no.6 in e minor
Etude Op.25, no. 1 in A Major
Prelude Op.28, no.15 in D Major
Prelude Op.28, no. 16 in b minor
Sonata no. 3 in b minor
 
—interval—
Moises Moleiro: Joropo 
Piazzolla/Tiempo: Muerte del Angel 
Jobim/Tiempo: Retrato em Branco e Preto
Piazzolla/Tiempo: Fuga y Misterio
Villa Lobos:
A Prole do Bebe
Branquinha
Moreninha
O Polichinelo
A Pobrezinha
Ginastera: Malambo

Sergio Tiempo – Pianoforte

Che si legga il New York Times, il Frankfurter Allgemeine Zeitung o il Limelight Magazine, è difficile trovare una recensione di Sergio Tiempo che non evidenzi il virtuosismo del suo modo di suonare. Eppure la sua abilità tecnica è resa quasi irrilevante dall’individualità delle interpretazioni di Tiempo e dalla profondità della sua comprensione e intuizione del repertorio che suona, da Brahms a Villa-Lobos, da Beethoven a Ginastera. Utilizzando l’intero arsenale espressivo a sua disposizione, da “un suono [così grande] che si potrebbe pensare che il suo pianoforte sia amplificato” (Philadelphia Explorer) a “un seducente pianissimo” (Berliner Morgenpost) e “frasi sussurrate” (New York Classical Review), sia “percussive” sia “scintillanti e cristalline” (Frankfurter Rundschau), lascia intuire all’ascoltatore quello che avverte in un brano musicale. Audace, ma anche ricco di sfumature, il suo modo di suonare espone le idee del compositore così come le riconosce. Se le sue scelte sembrano rischiose, è un rischio che paga. È facile distinguere le interpretazioni di Tiempo da qualsiasi altra, e i risultati sono esibizioni “scintillanti” (New York Times), presentate con incredibile presenza scenica e carisma.

Una carriera iniziata più di 35 anni fa, quando Tiempo ha fatto il suo debutto professionale al Concertgebouw di Amsterdam all’età di 14 anni, lo ha visto esibirsi con orchestre tra cui la New York Philharmonic, la Boston Symphony, la LA Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, l’Orchestre Symphonique de Montréal, l’Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo e la Berliner Philharmoniker, solo negli ultimi cinque anni.

Nato a Caracas, in Venezuela, Tiempo ha iniziato gli studi di pianoforte con sua madre, Lyl Tiempo. Rende omaggio a lei e ad alcuni dei suoi più stretti contatti e influenze musicali nel suo nuovo album “Hommage” (settembre 2023, Avanti). Tra loro ci sono la sorella e partner abituale di recital Karin Lechner, con cui ha registrato Tango Rhapsody per due pianoforti e orchestra, scritto per il duo e la RSI Lugano dal compositore argentino Federico Jusid; Martha Argerich e Nelson Freire, entrambi entrati nella sua vita come amici di famiglia molto prima di diventare insegnanti e compagni del suo viaggio musicale; Alan Weiss, amico di una vita e uno dei suoi primi insegnanti; Mischa Maisky, che, oltre alla sorella Karin, è diventato il primo partner di Tiempo per la musica da camera e con cui ha registrato diversi dischi per la Deutsche Grammophon. Altre registrazioni includono Quadri di un’esposizione di Mussorgsky, Gaspard de la Nuit di Ravel e tre Notturni di Chopin per “Martha Argerich Presents” per EMI, così come il suo disco “Legacy”, pubblicato su Avanti nel gennaio del 2018.

È questo ricco ambiente di menti musicali, guidato tanto da una generosità compassionevole quanto da un’arte esigente senza compromessi, che ha plasmato Tiempo più di ogni altra cosa, e da lì è passato alla Fondazione per il Pianoforte di Como, in Italia, dove ha lavorato con Dimitri Bashkirov, Fou Tsong, Murray Perahia e Dietrich Fischer-Dieskau. Ha suonato con direttori quali Claudio Abbado, Marin Alsop, Myung Whun Chung, Sir Mark Elder, Christoph Eschenbach, Thierry Fischer, Emmanuel Krivine, Ken-David Masur, Ludovic Morlot, Yannick Nézet-Séguin, Alondra de la Parra, Rafael Payare, Alexander Prior, Leonard Slatkin, Michael Tilson Thomas, Xian Zhang e, forse più di tutti, con il suo connazionale e amico Gustavo Dudamel. Con lui, le esibizioni degne di nota includono la prima mondiale del nuovo concerto per pianoforte di Esteban Benzecry Universos Infinitos con la Los Angeles Philharmonic, seguita dalle esibizioni dell’opera al Lincoln Center con la New York Philharmonic. Tra le loro numerose esibizioni condivise del Concerto per pianoforte n. 1 di Ginastera c’è il recente debutto di Tiempo con i Berliner Philharmoniker. Forti relazioni lo legano in particolar modo alla L.A. Philharmonic e alla Queensland Symphony Orchestra, dove è stato Artista residente nel 2018.

Il repertorio orchestrale della stagione recente comprende anche il Triplo Concerto di Beethoven (L.A.), Chopin 1 (L.A., Philadelphia), Grieg (Royal Philharmonic Orchestra, Orquesta Sinfónica de RTVE Madrid, Queensland), Prokofiev 1 (L.A.), Ravel (Taiwan National Symphony, Boston), Rachmaninov 3 (Buenos Aires, Francoforte, Liverpool, Stavanger, San Pietroburgo), Rachmaninov Paganini Variations (Francoforte) e Tchaikovsky 1 (L.A., San Paolo, Queensland). Come artista solista, si è esibito alla Queen Elizabeth Hall nell’International Piano Series di Londra, al Konzerthaus Wien, alla Wigmore Hall, alla Berliner Philharmonie e all’Edinburgh International Festival, al Klavier Festival Ruhr, al George Enescu Festival, al Martha Argerich Festival di Lugano e all’Elbphilharmonie di Amburgo, all’Oslo Chamber Music Festival, al Warsaw Chopin Festival, ai Brussels Chopin Days, ai Music Days di Lisbona e in tournée di esibizioni solistiche in Cina, Corea, Italia e Nord e Sud America.

Novembre 3, 2024 - 20:30